11 Maggio 2018

L’ SBF Archaelogical Collections del Terra Sancta Museum: primi allestimenti in attesa dell’apertura.

di CORRADO SCARDIGNO

Chi da oggi entra nel Convento della Flagellazione noterà su alcune porte un nuovo nome: SBF Archaelogical Collections. Così si chiamerà la nuova sezione del Terra Sancta Museum che con il suo nome si riallaccia alla lunga tradizione degli archeologi francescani dello Studium Biblicum Franciscanum che custodiscono i preziosi reperti da scavo legati ai Luoghi Santi.

Mentre continuano i lavori per l’apertura di questa nuova sezione museale, sostenuti da ATS pro Terra Sancta, si è conclusa la prima fase di allestimento delle sale. «Si è provveduto all’arredo architettonico di alcune aree – spiega l’architetto Vincenzo Zuppardo-. Tutti gli elementi montati, dalle porte esterne, agli infissi, controsoffitti, passerelle su cisterne, sono in metallo “verniciato a polvere” secondo il progetto dell’architetto G.  Tortelli».

Gli arredi sono stati eseguiti dalla ditta Lamp Arredo Srl, un’azienda italiana contraddistintasi anche nell’allestimento di altri musei (Bergamo, Milano, Cremona, Verona, etc.) e abile nel lavorare il metallo e vetro dalla struttura architettonica al pezzo di design. Così per due settimane gli operai dell’azienda italiana hanno collaborato insieme con gli operai locali della Custodia di Terra Santa in modo del tutto sinergico.

Entrando all’interno degli antichi ambienti in pietra è stata conclusa la prima sala del museo archeologico che fungerà da introduzione per parte dedicata ad Erode. Adornano la sala due splendidi capitelli provenienti dall’ Herodion e dalla Tomba degli Erodi e un pannello che illustrerà il contesto storico della Palestina al tempo di Gesù. https://www.terrasanctamuseum.org/it/due-nuovi-capitelli-erodiani-scoperti-nel-terra-sancta-museum-di-gerusalemme/

Inoltre mentre si procedeva alla pulizia di un’antica cisterna, nella zona chiamata tradizionalmente “casa di Erode”, è stata scoperta una croce in muratura che nessuno conosceva. https://www.terrasanctamuseum.org/it/scoperta-una-croce-in-unantica-cisterna-nuovi-elementi-dal-cantiere-del-museo-archeologico/. Già nel giugno 2017, nello stesso ambiente erano state trovate due grandi lastre di età romana (I-II secolo d. C.), tessere di mosaici e una grande colonna, in pietra rossa di Betlemme, forse di età bizantina, usata sotto la pavimentazione come copertura di una cisterna.

Nella seconda fase di allestimento si provvederà alla realizzazione di vetrine e supporti degli oggetti.  Le basi delle vetrine saranno in pietra locale come quella la stessa che sarà posta sul pavimento con i nomi di chi ha contribuito e contribuirà a sostenere il grande progetto del Terra Sancta Museum.

Il TSM sarà anche un museo all’avanguardia al servizio di studiosi e pellegrini. Così in attesa dell’ultima fase di allestimento, racconta Sara Cibin (capo progetto del TSM): «si sta sviluppando un’App interattiva con testi arabo-ebraico e approfondimenti sui contenuti (inglese-italiano), e in futuro in più lingue, che fungerà da aiuto ai visitatori».

Mentre gli antichi ambienti rivelano nuovi tasselli della storia cristiana di un’area ancora tutta da scoprire e ricostruire, si attende l’apertura della sezione archeologica il prossimo 27 giugno!

 

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