23 Febbraio 2018

Scoperta una croce in un’antica cisterna. Nuovi elementi dal cantiere del museo archeologico

di CORRADO SCARDIGNO

La settimana scorsa nel Convento della Flagellazione di Gerusalemme, durante i lavori di allestimento della futura sezione del SBF Archaelogical Collections del Terra Sancta Museum, mentre si procedeva alla pulizia di un’antica cisterna, è stata scoperta una croce in muratura. Il ritrovamento è avvenuto all’interno di una delle due cisterne sotterranee presenti nella zona chiamata tradizionalmente “casa di Erode”.

«Nessuno la conosceva e non risulta nemmeno negli studi di Padre Bellarmino Bagatti – spiega Fr. Eugenio Alliata  (docente di archeologia dello Studium Biblicum Franciscanum e direttore del Terra Sancta Museum) -.  La curiosità è sorta quando un nostro operaio durante i lavori di pulizia ci ha detto di aver visto una croce».

Così lo studioso francescano, insieme al capo architetto del cantiere Tortelli e al giovane architetto V. Zuppardo, si è calato nella cisterna profonda 5 metri c.ca, per una ricognizione. Prese le misure dell’ambiente, si è passati ad un rilievo dell’area che si mostra di forma poco regolare, proprio come altre cisterne presenti sul sito e costruite secondo la conformazione geologica. Così, vista per la prima volta questa grande croce presente sulla parete della cisterna ad una altezza di circa 4 metri, è stata documentata.

Secondo Fr. Alliata resta tuttavia difficile dare una datazione per il momento. L’intero complesso risalirebbe all’epoca mamelucca, anche se molti sono gli elementi di età crociata. «La croce (64 x 69 cm, rilievo 8-10 cm) però è molto sbozzata e potrebbe risalire forse ad una casa cristiana in età ottomana, quando fu acquistata da cristiani georgiani».

Lo studio dell’intonaco, che sembra essere lo stesso della parete, e un confronto con altre croci, potrebbe, in futuro, fornire elementi più utili per una datazione. Tutte le ipotesi sono aperte, conclude il frate francescano. Certamente il ritrovamento di una croce dimostra la presenza di cristiani in quell’area probabilmente tra il XIV e il XVI sec.

Nel giugno del 2017, nello stesso ambiente erano state trovate due grandi lastre di età romana (I-II secolo d. C.), tessere di mosaici e una grande colonna, in pietra rossa di Betlemme, forse di età bizantina, usata sotto la pavimentazione come copertura di una cisterna. A pochi mesi dall’apertura del nuovo museo, gli antichi ambienti rivelano nuovi tasselli della storia di un’area, tradizionalmente legata alla condanna e flagellazione di Gesù, ancora tutta da scoprire e ricostruire!

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