6 Ottobre 2025

Benoît Constensoux, uno sguardo spirituale sull’arte 

di JEANNE AMIGUES

L’arte non è solo una questione tecnica, ma è portatrice di un’anima. È quanto ci rivela Benoît Constensoux, storico dell’arte appassionato della Terra Santa e co-curatore della nostra prossima mostra alla Frick Collection di New York

Benoît Constensoux, può raccontarci il suo percorso? Come è diventato storico dell’arte e che legame ha con la Galerie Kugel?

Dopo l’École du Louvre, gli studi in giurisprudenza e uno stage a New York, lavoro ormai da 24 anni alla Galerie Kugel di Parigi. La storia dell’arte combina la mia passione per la storia, le culture e l’estetica. Ciò consente una migliore comprensione della diversità umana.

Ritratto di Benoît Constensoux
Benoît Constensoux e Jacques-Charles Gaffiot all’inaugurazione della Frick Collection a New York

Qual è il suo legame particolare con Gerusalemme e la Terra Santa? 

Dopo vent’anni di scoutismo, ho voluto vivere la mia vita da adulto in armonia con la spiritualità che avevo scoperto in quell’ambiente. Un amico mi ha introdotto all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, e lì ho trovato una vera risonanza. Questo mi ha portato a scoprire la Terra Santa, alla quale mi sono profondamente affezionata. 

Ora è un onore poter contribuire al Terra Sancta Museum, che, oltre ad alimentare la mia fede, mi permette di mettere le mie competenze professionali al servizio della Terra Santa e dei suoi cristiani. Questo mi permette, attraverso l’arte, di riscoprire la bellezza dei riti della Chiesa cattolica, in particolare la consacrazione dell’Eucaristia, dove il Paradiso si apre letteralmente sull’altare.

Lei è fortemente coinvolto nel progetto del museo. Da quando e qual è il suo ruolo? A quali progetti viene chiamato a collaborare?

Sono entrato a far parte molto presto del team che ha preparato la mostra di Versailles del 2013. Grazie alle mie conoscenze in materia di oreficeria di diversi paesi europei e di araldica, ho potuto studiare opere di epoche diverse, tra cui pezzi germanici e italiani. Questa competenza è stata poi utile per l’indicizzazione delle opere nella banca dati del Terra Sancta Museum. 

Nel 2016 sono stato chiamato a far parte del Comitato scientifico del Terra Sancta Museum. Da allora ho contribuito ai cataloghi delle mostre di Lisbona, Santiago de Compostela, Firenze e ora anche New York.

Benoît Constensoux (a destra) nel cantiere del museo
Benoît Constensoux (a destra) e una parte del comitato scientifico

C’è un’opera della collezione del museo che ti colpisce e ti emoziona in modo particolare? Perché?

Molte opere della collezione mi toccano profondamente. Esiste un’altra collezione al mondo che riunisce capolavori simili, donati ai luoghi in cui sono conservati? 

In qualità di cavaliere del Santo Sepolcro, sono particolarmente colpito dalla spada detta di “Goffredo di Buglione”. È con questa spada che i Custodi di Terra Santa hanno investito generazioni di cavalieri. Alla fine del loro soggiorno a Gerusalemme, i cavalieri dei secoli passati si chiudevano nella basilica per trascorrervi la notte in preghiera. Si confessavano e poi assistevano alla messa nell’edicola della Resurrezione, dove venivano poi “armati” cavalieri. Questa spada ha quindi un forte significato simbolico e storico. 

È sopravvissuta alle dispute tra le comunità cristiane ed è stata protetta con la massima cura dai musulmani che, in terra d’Islam, proibivano ai cristiani di possedere armi. È incredibile che sia sopravvissuta nei secoli. Anche il vassoio d’argento donato dal Granduca di Toscana mi commuove molto. È un’opera di grande raffinatezza, ricca di significati storici.

Benoît Constensoux (a destra) che analizza un oggetto 

Ha già partecipato ad altre mostre? Quali? Qual è il suo ruolo nella mostra alla Frick Collection di New York?

Ho partecipato a numerose mostre della Galleria Kugel. Di solito il mio ruolo si limita alla redazione di note e introduzioni, come per la mostra del Terra Sancta Museum a Versailles. Per la prima volta sono stato chiamato a essere co-curatore della mostra « To the Holy Sepulcher: Treasures from the Terra Sancta Museum » organizzata alla Frick Collection di New York nel settembre 2025. 

In collaborazione con il direttore del museo newyorkese e curatore della mostra, Xavier Salomon, il mio ruolo consiste nella selezione delle opere, nell’elaborazione del discorso che le accompagna e nella redazione delle didascalie e dei cartelli. Si tratta anche di coordinare i diversi intervenienti, supervisionare l’arrivo delle opere, la loro collocazione in condizioni di conservazione ottimali e controllare l’illuminazione.

Questo ovviamente non mette in discussione il mio impegno presso la galleria Kugel, ma non si tratta nemmeno di una semplice parentesi. Considero la mia partecipazione al progetto, così come la fiducia che mi è stata accordata, un vero onore. Le opere sono straordinarie sia per il loro significato e la loro storia, sia per la loro qualità estetica. Ogni momento trascorso a contribuire al museo è per me fonte di rinnovata gioia.

Il Terra Sancta Museum è lieto di presentare per la prima volta una mostra dall’altra parte dell’Atlantico: « To the Holy Sepulcher: Treasures from the Terra Sancta Museum  », che si terrà alla Frick Collection di New York dal 1° ottobre 2025 al 5 gennaio 2026. Restate sintonizzati: tutte le informazioni su questo bellissimo evento autunnale saranno presto svelate.

Condividi
email whatsapp telegram facebook twitter versione stampabile