Classificare il sacro: l’iconografia cristiana nell’era digitale
Abbiamo incontrato Alix Pras, per la quale occuparsi delle collezioni museali è al tempo stesso una passione e una vera e propria sfida, vista la portata del progetto di creazione del Museo di Arte e Storia Cristiana di Gerusalemme.
“Come studentessa di Storia dell’Arte e Archeologia, diplomata all’École Pratique des Hautes Études (EPHE-PSL), la possibilità di dedicare una parte di quest’anno e mettere in pratica le mie competenze con le collezioni del Terra Sancta Museum Art & History è per me una vera opportunità. Le collezioni sono numerose, così come i compiti da svolgere. Uno di questi è quello di raccogliere informazioni sull’iconografia biblica e religiosa, con l’obiettivo di identificarla e classificarla secondo una specifica codificazione”.

Indicizzazione delle rappresentazioni religiose: un know-how al servizio dell’arte cristiana
Il sistema “IconClass” è nato negli anni ’40, sotto l’impulso di Henri Van de Waal. Egli ideò un sistema di classificazione universale per indicizzare i soggetti e i motivi rappresentati nelle opere d’arte (soggetti religiosi, episodi della Bibbia, esseri viventi, natura, ecc.)
Questo sistema di classificazione ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. La prima versione completa è stata pubblicata in 17 volumi tra il 1973 e il 1985. Poi, negli anni ’80, è stata pubblicata una versione digitale dal Dipartimento di Informatica e Scienze Umanistiche dell’Università di Utrecht, utilizzando un browser autonomo.


L’informatizzazione di questo sistema di classificazione iconografica è uno strumento prezioso per raggruppare i dati pittorici. Si sta rivelando utile per i ricercatori, per le applicazioni di analisi delle immagini e potenzialmente per l’intelligenza artificiale del nostro tempo. Questo sistema è stato ampiamente adottato anche dai siti web di musei, biblioteche e istituti di documentazione, consentendo agli utenti di accedere a una vasta collezione di illustrazioni e iconografie. Allo stesso modo, il sito web del Terra Sancta Museum Art & History potrà offrire ai suoi utenti questa base di documentazione iconografica, basata sulla corrispondente codifica.
Una base codificata per mettere online le collezioni
Le collezioni acquisite dai Francescani della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme sono ampie ma eclettiche (oggetti d’arte, dipinti, numismatica, documenti d’archivio, ecc.) Composte per la maggior parte da elementi cristiani che illustrano scene religiose, in particolare della vita di Cristo, si prestano perfettamente alla codifica IconClass.


In pratica, si tratta di assegnare un codice specifico a ogni categoria di illustrazione: scene bibliche, scene religiose, ritratti reali, decorazioni ornamentali e liturgiche, tutte presenti nelle collezioni del Convento di San Salvatore della Custodia di Terra Santa.


Il codice è composto da una lettera maiuscola seguita da numeri, come la diffusissima IconClass per la croce di Gerusalemme, numerata 11D123, ed è ora registrato nella voce dell’opera nel database del museo. Quando le collezioni del museo saranno disponibili online, basterà inserire questo codice per trovare tutti gli oggetti contrassegnati dal sigillo della Croce di Gerusalemme!
Le scienze umane digitali al servizio di un patrimonio condiviso
Questo lavoro sarà utile anche ad altre istituzioni, ricercatori e conoscitori di questo sistema, per i quali sarà estremamente pratico.
In particolare, faciliterà la consultazione delle scene bibliche e la loro codifica per gli archivi documentari della comunità domenicana, presente nel convento di Saint-Étienne e che ospita studenti e ricercatori dell’École Biblique et Archéologique Française de Jérusalem (EBAF).
In conclusione, il sistema di classificazione IconClass, avviato nel XX secolo, è oggi uno strumento essenziale per l’organizzazione e l’accesso alle informazioni iconografiche. Questo approccio particolarmente rilevante intrapreso dal Terra Sancta Museum Art & History testimonia la sua volontà di lavorare con una metodologia rigorosa per diffondere sempre più il suo patrimonio unico.