19 Aprile 2018

Riprendono i lavori alla sezione storica del Terra Sancta Museum: studi sugli spazi e idee di allestimento

di CORRADO SCARDIGNO

Presso il Convento di San Salvatore di Gerusalemme si è appena conclusa una nuova fase di lavori per la sezione storica del Terra Sancta Museum.

«L’obbiettivo primario di questi nuovi incontri era la verifica degli spazi museali per studiare l’allestimento degli oggetti che saranno esposti» ha affermato Madame Béatrix Saule, membro del comitato scientifico del nuovo museo che dovrebbe aprire nel 2021 nella sede della Custodia di Terra Santa.

Visti gli ambienti, le canalizzazioni e i nuovi sondaggi, alla presenza del museografo Jérôme Dumoux e degli architetti Constance Heim De Balsac, Vincenzo Zuppardo (CTS), si è constatato che non ci sono elementi strutturali del progetto iniziale da rimettere in discussione.

Molto interessante è stato lo studio di alcuni oggetti da inserire nelle vetrine come quella sull’arte palestinese della madreperla. Grazie all’esperto conoscitore e collezionista di Betlemme, George Lama, è stato possibile individuare gli esemplari più antichi e più belli della collezione della Custodia di TS, salvatasi negli anni ’50 del 1900 grazie all’opera di P. Bellarmino Bagatti. Splendidi crocifissi e cartaglorie del XVI e XVII secolo che, come ha aggiunto lo storico dell’arte Jaques Charles-Gaffiot: «mostrano per l’elevata qualità artistica, l’importanza di questa produzione, unica nel suo genere e provenienza».

Il comitato ha lavorato, inoltre, negli archivi sul fondo di A. Barluzzi, per una selezione di opere (disegni, schizzi autografi) del famoso architetto italiano. Ciò ha permesso di precisare ancor più il materiale che andrà esposto nella sala dedicata alla Custodia dei Luoghi Santi. Durante le giornate, inoltre, si è discusso di alcuni preziosi libri della biblioteca e dell’antica tipografia dei francescani che meriteranno particolari sezioni all’interno del museo.

«Una tappa estremamente importante sarà la lista finale delle opere che sarà presentata solo a giugno» ha concluso Madame Saule, «cioè quando terminerà la prima fase del progetto del museo e si passerà alla stesura dei testi per i pannelli espositivi, questi utili per comprendere la grande storia dei francescani di Terra Santa e il legame che da secoli ha con il mondo».

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