4 Febbraio 2023

COMUNICATO DEL TERRA SANCTA MUSEUM IN RELAZIONE AGLI ATTI VANDALICI DI GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO 2023

Il Terra Sancta Museum, in quanto istituzione direttamente coinvolta nella conservazione e cura dei Beni Culturali della Custodia, ne condivide i sentimenti di preoccupazione e di biasimo verso l’atto vandalico perpetrato ai danni di una scultura moderna, collocata all’interno della Chiesa della Condanna (Gerusalemme), nel luogo dove si trova anche il museo archeologico.

Nel giorno della festa della Presentazione di Gesù al Tempio, memoria venerata nel medesimo Santuario teatro del vandalismo, la disfigurazione dell’immagine di Cristo legato, impotente, che dona la Sua vita per redimere il mondo, richiama ogni uomo alla responsabilità personale e collettiva per la pace e il perdono. La distruzione di opere d’arte è una prassi che priva l’umanità di un patrimonio di valore inestimabile, della sua storia e della sua bellezza, in particolar modo se operata in odio alla fede.

Desideriamo offrire di seguito una breve scheda informativa su quest’opera, oggetto di devozione dei tanti pellegrini che ogni giorno, presso il Santuario della Flagellazione e della Condanna, cominciano la Via Crucis.

Cristo stante, con mani legate (“statua dell’Ecce homo”) – Chiesa della Condanna (1904).
Legno assemblato, intagliato, laccato e dipinto (m 2 x 0.68 x 0.52).
Bottega spagnola “Reixach” (1874-). Marchio di fabbrica: VDA REIXACH BARCELONA [viuda de Reixach, 1896-1923].
Committenza: EX HELEMOSYNIS HISPANIAE

La scultura qui presentata adorna la nicchia laterale, a sinistra rispetto all’altare. Raffigura Cristo, stante, sofferente, con il capo incoronato di spine e le mani giunte, legate da una corda. Fu prodotta dalla bottega barcellonese “Reixach”, in particolare durante la direzione di donna Rosario, vedova di Joseph Reixach Vilas, il mastro fondatore. La statua, insieme a quella della nicchia speculare, fu donata dalla Spagna, in occasione della costruzione della moderna Chiesa della Condanna (opera dell’architetto fr. Wendelin Hinterkeuser).

Da un blocco di legno assemblato, costituito da più elementi accostati e incollati, l’artigiano ha scolpito la figura finale, che è stata poi ricoperta da uno strato di lacca, rifinita con pittura policroma. Il nimbo, attraversato da raggi, è realizzato in metallo dorato. Numerose altre sculture della medesima bottega sono note in altri santuari, come la statua del Bambino di Betlemme. Esse manifestano la cultura ed espressione artistica dell’arte sacra di fine ‘800 e inizio ‘900, che in parte eredita tecniche e stili della scultura lignea Rinascimentale.

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